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ASSS con AIPS e AIPS Europe nella condanna alla guerra in Ucraina

La violenza e la forza non possono mai essere il mezzo per la risoluzione di questioni. Per questo motivo l‘Associazione Sammarinese Stampa Sportiva condanna ogni guerra e quello che sta accadendo in Ucraina. Lo sport è competizione e confronto. Con lo sport impariamo la lealtà e il principio per il quale è il più bravo ad emergere. La guerra è contro ogni principio dello sport. La ASSS appoggia l’iniziativa della Associazione Stampa Sportiva Internazionale Europea (AIPS Europa) di condannare la guerra e di sospendere momentaneamente i colleghi delle Associazioni Stampa Sportive di Russia e Bielorussia che ricoprono ruoli all’interno del Comitato Esecutivo della AIPS e AIPS Europa fino al prossimo Congresso Internazionale che sarà chiamato a valutarne la posizione. La Associazione Sammarinese Stampa Sportiva auspica che il buon senso porti alla risoluzione della questione in Ucraina e che ogni scelta che sarà presa da AIPS e AIPS Europa lo sia nell’interesse dello sport.

La ASSS condivide, inoltre, il messaggio dell’Associazione Stampa Sportiva Internazionale (AIPS):

“Di fronte alla tragedia umanitaria che sta colpendo duramente l’Ucraina l’AIPS, Associazione della Stampa Sportiva Internazionale, condanna la scelta di Vladimir Putin di lanciare quella che lui ha semplicemente definito Special Military Operation, che sta squassando non solo l’Ucraina, ma l’intera Europa e il mondo.

Noi siamo contrari di principio all’uso della violenza, come strumento di oppressione.

Questa Special Military Operation ha sbriciolato anche la tregua olimpica, che lo sport aveva lanciato anni fa come strumento di riflessione e bloccare la scelta di usare la forza per risolvere situazioni certamente difficili, ma che possono essere sistemate in altro modo.  Se dovessimo accettare questi comportamenti violenti, muscolari, finiremmo per permettere ad altri di aprire domani altri fronti.

Il ruolo di noi giornalisti sportivi di solito è quello di fare in modo che il mondo dello sport rimanga pulito, libero da taluni virus che ammorbano la nostra società, per tutelare il futuro delle giovani generazioni a cui non dobbiamo insegnare che la violenza è l’unico strumento per fare tacere chi non la pensa come noi. Chiediamo che le ostilità finiscano e inizi subito un processo di recupero di questi principi umani che sono stati calpestati”.

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