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Young Reporter AIPS e Covid-19

In un momento così difficile come quello che sta attraversando la popolazione mondiale, è necessario trovare nuove forme di interazione e l’unico modo che abbiamo per farlo è sfruttare la tecnologia che ci sta attorno. Così ha fatto l’AIPS con il suo presidente Gianni Merlo e i mentori Keir Radnedge (Inghilterra), Martin Mazur (Argentina) e Riccardo Romani (Italia) hanno organizzato una videochiamata di gruppo con vari Young Reporters provenienti da diverse parti del globo.

Il centro dell’attenzione è stata portata sulle Olimpiadi di Tokyo 2020 e le prospettive future. A causa della pandemia mondiale del COVID-19 l’edizione dei giochi che si sarebbe dovuta svolgere questa estate è stata ufficialmente rimandata a data da destinarsi ma non oltre l’estate del 2021, come riportato dal presidente del CIO Thomas Bach.

Merlo ha affermato che posticipare le Olimpiadi richiederà un grande sforzo a livello di organizzazione; l’alternativa di farle ad Aprile o Maggio risulta alquanto improbabile perché in quello stesso periodo alcuni broadcast importanti saranno impegnati a trasmettere altri eventi che quest’anno sono stati già cancellati o rimandati. La seconda opzione, quella più abbordabile, spinge per uno svolgimento dei giochi da Luglio ad Agosto. Due degli eventi che sono più a rischio sembrano essere le Universiadi, che ricoprono uno spazio molto importante, e gli Europei femminili di calcio che si svolgerebbero in concomitanza con gli Europei maschili già posticipati dalla UEFA al 2021.

Nel dibattito si è parlato anche di come il Coronavirus stia trasformando la vita di tante persone e il modo di fare giornalismo. Uno dei punti più interessanti è stato portato da Martin Mazur il quale ha menzionato il fatto che solo pochi mesi fa si pensava agli e-Sports come una frontiera lontana, ma che ora risulta più vicina che mai. Non di minore importanza è stato l’argomento delle Fake News trattato da Riccardo Romani, che ha esortato gli Young Reporter a prestare massima attenzione alle migliaia di informazioni che quotidianamente leggiamo e di confezionarne di vere.

Inoltre questo periodo può essere preso proprio per pensare a come evolversi, a come creare contenuti in un momento in cui la stampa sportiva sembra non averne.

Infine il gruppo si è salutato con l’auspicio di formare una chat in cui ognuno possa portare continui aggiornamenti sulla situazione nel proprio paese e proseguire con video-lezioni nell’intento di formare una ‘classe digitale’ di giovani giornalisti, che mai prima d’ora si erano trovati davanti questa situazione.

Matteo Pascucci

Foto: AIPS Young Reporters with mentors and UEFA President Aleksander Čeferin before at Stadio Friuli (Photo / UEFA)

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