MONTEVIDEO (URUGUAY) – Andersen Williams è un punto di riferimento della Nazionale Canadese. Ha qualificato il proprio Paese per la Coppa del Mondo femminile under 17 segnando il secondo gol contro Haiti lo scorso 12 giugno nel torneo di qualificazione CONCACAF, relativo a Nord e Centro America. La finale per il terzo posto doveva infatti determinare l’ultima selezione che si sarebbe garantita l’accesso ad Urugauy 2018 e l’attaccante lo ha reso possibile nei minuti conclusivi della partita.

“Devo dare tutto il merito per il gol alle mie compagne” – ha dichiarato – “abbiamo impostato bene l’azione e il capitano Jordyn Huitema ha crossato nell’area di rigore e io ho mi sono ritrovata la palla sulla testa. E’ stato un grande sforzo collettivo spingere fino alla fine di quella partita. Penso che devo veramente ringraziare la squadra per questo. Sono orgogliosa di ciò”.

Il Canada si è qualificato ai quarti di finale della Coppa del Mondo e ha dimostrato di essere un gruppo unito: “Penso che ognuno nella nostra squadra abbia un ruolo molto importante, siamo 21 leoni e ognuna come persona svolge un ruolo chiave, non cambierei nessuna in questa squadra”.

Williams ha giocato tutte e tre le partite della fase a gironi contro la Colombia, la Corea del Sud e la Spagna, segnando un gol. Se da un lato è una colonna delle Canadesi, d’altra parte la decisione di giocare a calcio non è giunta immediatamente: “Mi sono dedicata a molti sport, mi piaceva provare tutto e poi quando il calcio è diventato competitivo e io, essendo una teenager, dovevo scegliere tra gli sport, ho amato così molto il calcio che da quel momento l’ho sempre giocato per tutta la vita”.

La sedicenne attualmente gioca nei Vancouver Whitecaps ma fino allo scorso anno ha giocato nei Calgary South West United, una squadra della sua città natale. I whitecaps “sono una squadra molto tecnica e a loro piace formare giocatori tecnici”.

Williams ha due punti di riferimento, entrambi della Nazionale canadese, Christine Sinclair e Adriana Leon. Come loro, il suo sogno è quello di raggiungere la prima squadra e diventare una calciatrice professionista: “Certamente, mi piacerebbe molto. Vedremo in quale direzione andrà il futuro, ancora non sono sicura sull’università e non so cosa accadrà dopo ma per me sarebbe un sogno diventare professionista”.

Giacomo Santi – AIPS Young Reporter